Traffico di clandestini, Corte d’Assise: eritreo in carcere non e’ Mered

L’uomo arrestato in Sudan ed estradato nel 2016 in Italia non e’ il capo di una delle maggiori organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti A stabilirlo e’ la corte d’assise di Palermo: secondo i giudici si tratta di uno scambio di persona L’imputato non e’ il “generale”, come veniva definito dai trafficanti, ma Medhanie Tesfamariam Bere, un falegname.

Nel 2016 magistrati italiani invece erano certi che si trattasse del trafficante ricercato da anni. Mered Yehdego, 35 anni, secondo i magistrati aveva un grosso “spessore criminale” e per anni sarebbe stato impegnato nella “incessante attività nell’organizzazione di viaggi via mare verso le coste siciliane”

Ora è tutto ribaltato.

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