Fubini pagato come giornalista per 14 anni senza essere iscritto all’Ordine

“Sarà l’autorità giudiziaria a dover stabilire se c’è stata o meno una violazione dell’ obbligo di iscrizione all’ Ordine e, quindi, l’esercizio abusivo della professione”. Il presidente dell’ Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, non ha esitazioni. Eppure il caso è spinoso: l’inviato speciale e vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, Federico Fubini, ha lavorato con un contratto giornalistico per quasi 14 anni senza risultare iscritto all’Ordine: era stato cancellato a novembre del 2005, per morosità.

L’ autorevole firma – il quotidiano milanese lo ha riportato a casa, strappandolo a Repubblica, pochi anni fa – ha all’ attivo pubblicazioni di altissimo livello, e la nomina all’ interno del panel di 39 esperti internazionali che Bruxelles aveva radunato a gennaio 2018 per combattere le fake news diffuse online, in vista delle elezioni europee.

Interpellato in merito dal Fatto Quotidiano, Fubini ha spiegato di essere stato “distratto”, e di essere venuto a conoscenza della cosa solo ieri. A suo dire, non sarebbe stato raggiunto dalle notifiche che pure – fanno sapere dall’ Ordine regionale – sono state eseguite correttamente in quadruplice copia (destinatario, Inpgi, Casagit e Procura della Repubblica).

Era quindi emerso così che, tre anni dopo l’iscrizione, Fubini nel 2005 veniva cancellato dall’albo per il mancato versamento dei contributi, continuando a esercitare la professione con un contratto giornalistico, con tanto di contributi versati all’ente pensionistico della categoria, l’Inpgi, e al fondo sanitario Casagit. “Credo che si potrebbe configurare, ma ovviamente andrebbe verificato, una sorta di esercizio abusivo della professione. Siamo nell’ambito di un rapporto di lavoro strutturato di carattere giornalistico che è andato avanti per tanti anni”, ha commentato Verna, interpellato in merito dal Fatto Quotidiano. […]

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