L’appalto Consip “Scuole belle” prevedeva centinaia di interventi per sistemare gli istituti scolastici di tutta Italia. In Sicilia, le cose sono andate in maniera un po’ particolare, così ha scoperto il nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo: la cooperativa bolognese L’Operosa, vincitrice dell’appalto, ha usufruito di un vorticoso giro di fatture false, per un milione di euro, un modo per usufruire di notevoli vantaggi fiscali.
E durante l’indagine, coordinata dalla procura di Palermo, sono saltati fuori anche 150 contratti di lavoro falsi fatti ad extracomunitari, per ottenere il permesso di soggiorno. Contratti che venivano gestiti da uno spregiudicato ex ragionere palermitano, già al centro di altre inchieste giudiziarie in ambito fiscale, è il motivo per cui era stato radiato dall’albo professionale. Gli extracomunitari risultavano lavorare per le ditte che gestivano i subappalti per le “Scuole belle”. Ma lavoravano soltanto sulla carta.
Le indagini della Finanza, coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, hanno fatto scattare sette arresti. Sono due le associazioni a delinquere ipotizzate nell’inchiesta, al centro stava il ragioniere palermitano. Con una ordinanza emessa dal gip, sono stati notificati quattro provvedimenti di arresti domiciliari che contestano i reati di associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture false per operazioni inesistenti, al riciclaggio, alla commissione di altri reati contro la pubblica amministrazione (falso e tentata truffa all’Inps). Il nucleo di polizia economico finanziaria diretto dal colonnello Cosmo Virgilio ha eseguito anche un provvedimento di fermo nei confronti di tre cittadini extracomunitari, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Un sequestro di beni, per un milione di euro, è scattato per la cooperativa L’Operosa, il cui responsabile risulta indagato. […] https://palermo.repubblica.it