Quelle che emergono dall’intercettazione riguardante il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio sono condotte “ancora più gravi in quanto riferite al titolare di un ufficio che ha, tra le proprie prerogative, anche l’esercizio del potere disciplinare, ed è membro di diritto del Consiglio superiore della magistratura”. Lo afferma la Giunta dell’Anm, la quale auspica che, in tempi rapidi, “sia fatta integrale chiarezza su tutte le vicende emerse dall’indagine di Perugia”, e sottolinea che la magistratura, le istituzioni repubblicane e i cittadini “si attendono oggi un gesto di responsabilità, capace di separare la vicenda personale, e il corso delle indagini, dalle istituzioni, onde preservarle da ulteriori effetti devastanti rispetto a quelli che già si sono prodotti”.
La Giunta dell’Anm propone al Comitato direttivo centrale “il deferimento” del procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio “al collegio dei probiviri”
“Le dettagliate notizie di stampa pubblicate ieri, riguardanti il procuratore generale presso la Corte di Cassazione, fanno emergere un nuovo, sconcertante episodio nel quadro già molto grave emerso dagli atti dell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia”. Lo sottolinea la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati, chiedendo “con forza” al pg Fuzio un “gesto di responsabilità, auspicando che intervenga tempestivamente, a prescindere dal corso delle indagini e dalle iniziative ad esse conseguenti”. affaritaliani.it