MILANO, 2 LUG – Le Onlus al centro dell’operazione ‘Fake Onlus’ di questa mattina risultano collegate “a noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta” e sarebbero state utilizzate per consentire a persone recluse di “accedere ai benefici di legge attraverso l’assunzione presso le predette cooperative“.
Le onlus sarebbero state “sfruttate per fare ottenere a persone recluse, attraverso il rilascio di documentazione falsa, la concessione della misura alternativa alla detenzione da parte del magistrato di sorveglianza“.
Business migranti, truffa alla Stato per 7 milioni di euro
Business migranti: a Milano 11 arresti per associazione delinquere
Business migranti, Demoskopica: alle cosche 4,2 miliardi in tre anni