“Ho appena firmato il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane, come previsto dal nuovo Decreto Sicurezza. Ora il documento sarà alla firma dei colleghi ai Trasporti e alla Difesa: stop ai complici di scafisti e trafficanti!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Su Twitter la ong Sea Watch ha replicato che “la Libia non è riconosciuta come porto sicuro a livello internazionale. Lo dicono la Missione ONU in Libia UNSMIL, l’agenzia ONU per i rifugiati UNHCR, la Commissione Europea e il Ministero degli Esteri. Se riportassimo i naufraghi in Libia, commetteremmo un respingimento collettivo: crimine per cui l’Italia è già stata condannata”. (ma non è vero, vedi articolo in bass, ndr)
Nei “lager libici” sequestrano tutto, eccetto smartphone, auricolari e soldi.@seawatchcrew #SeaWatch pic.twitter.com/FOkEaLMQ2e
— Francesca Totolo (@francescatotolo) June 15, 2019
Ricordiamo alla cosiddetta Ong e all’ONU le dichiarazioni, che ora vengono presumibilmente negate o dimenticate a convenienza.
Libia, Onu: l’Europa non sia ossessionata dai centri di detenzione per migranti, ce ne sono pochissimi
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