ROMA, 8 GIU – “L’attacco alle famiglie arcobaleno è stato fin da subito, con il ministro Fontana, con il decreto sul ripristino di ‘mamma e papà’ sui documenti… Sicuramente c’è la volontà di cancellarci”. Così al Roma Pride il presidente delle Famiglie arcobaleno Gianfranco Goretti. “Noi non chiediamo diritti ma doveri – ha aggiunto – i nostri bambini non hanno riconoscimento, noi invece vogliamo essere inchiodati alle nostre responsabilità genitoriali”.
In testa al corteo, a cui partecipano, secondo i promotori, 700mila persone, si canta “Bella ciao”, e diversi sono i cartelli e gli slogan contro Salvini e la Lega.
“Questo è un Pride speciale, a 50 anni dai fatti di Stonewall che è stata la scintilla della rivoluzione del movimento, e a 25 anni dal primo grande Pride moderno e unitario a Roma. ‘Nostra la storia, nostre le lotte'”, afferma il portavoce del Roma Pride e presidente del Circolo Mario Mieli Sebastiano Secci. (ANSA)