Ieri l’ambasciatore della Grecia a Berlino ha consegnato una nota al ministero degli Esteri tedesco, in cui il governo greco invita le autorità della Germania ad avviare negoziati per risolvere la questione in sospeso del pagamento delle riparazioni e dei danni di guerra per la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri greco.
La nota è stata presentata conformemente alle istruzioni del vice ministro degli Esteri greco Sia Anagnostopulou. “Questa azione diplomatica è stata presa dopo una discussione a livello di leader politici nella sessione plenaria del Parlamento greco il 17 aprile e in seguito al voto preso dalla stragrande maggioranza dei deputati, tenendo conto del rapporto della commissione interpartitica per l’ottenimento dei debiti tedeschi nei confronti del nostro Paese“.
Le pretese di Atene riguardano i risarcimenti ed i danni subiti dal Paese e dai suoi cittadini nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, riparazioni militari per le vittime e i discendenti delle vittime dell’occupazione tedesca, la restituzione dei debiti d’occupazione e il ritorno in patria dei beni archeologici saccheggiati ed esportati illegalmente e di altri beni culturali.
“Il governo greco chiede all’esecutivo tedesco di concordare l’implementazione pratica di queste richieste, di particolare importanza per il popolo greco in qualità di problema morale e materiale”, ha evidenziato il ministero degli Esteri ellenico.
Il 17 aprile scorso il Parlamento greco ha adottato una risoluzione che impone al governo di esigere che la Germania ripaghi le riparazioni di guerra: 309,5 miliardi di euro per i danni durante la Seconda Guerra Mondiale e 9,2 miliardi di euro per la Prima Guerra Mondiale. Il governo greco deve chiedere inoltre la restituzione dei tesori e beni archeologici depredati durante l’occupazione nazista.
I deputati hanno votato in modo schiacciante a favore della risoluzione, caso estremamente raro nella storia del Parlamento greco.