VENEZIA – Il preside del liceo Marco Polo di Venezia, una delle scuole superiori piu’ note e affermate in citta’, Vittore Pecchini, si e’ tolto la vita tra sabato e domenica a pochi giorni da uno sciopero che proprio oggi avrebbe visto studenti e docenti protestare contro il suo operato.
Il preside, messo all’angolo da continue proteste, da mesi di lamentele, critiche, assemblee e picchetti contro la sua gestione, ha deciso di togliersi la vita a 57 anni lasciando una moglie e due figli e una vita da giramondo tra viaggi, vela e immersioni subacquee. La morte all’inizio era stata attribuita a un malore improvviso.
”Era una bravissima persona – ha raccontato all’Agi una dipendente dell’istituto che ha preferito restare anonima – io non volevo partecipare allo sciopero di oggi, ne parlai proprio con il vicepreside che mi aveva garantito che mi avrebbe dato le chiavi per entrare. Purtroppo le persone troppo sensibili vengono sopraffatte, ti mettono sotto i piedi, c’e’ un brutto clima in questa scuola… non voglio dire che sono stati loro ad ucciderlo ma c’e’ un brutto clima‘‘.
Sotto shock tutto il personale docente e il soprattutto il vicepreside Paolo Favorido, il primo a comunicare, sul sito del liceo Marco Polo, la scomparsa del dirigente. IL NORD