Coisp: codice identificativo sui manifestanti per perseguire i violenti

“Da alcuni giorni sta riemergendo l’idea malsana che il clima velenoso che si ricomincia a respirare nelle piazze sarebbe dovuto ai Poliziotti. Beh, qui davvero si va ben oltre che il ridicolo” – è questo il commento del Segretario Generale del Sindacato di Polizia COISP Domenico PIANESE, di fronte alla recrudescenza degli attacchi politici e di alcuni media nei confronti degli uomini e delle donne della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia.

“Da alcuni giorni – prosegue PIANESE – stiamo assistendo ad una nuova intensificazioni di attacchi alla Polizia di Stato ed alle altre FF.PP.. Dopo le aggressioni che abbiamo subito a Genova, Firenze e Bologna nel corso delle recenti manifestazioni, ecco rispuntare l’immagine del Poliziotto manganellatore ingiustificato, ecco il politico di turno che afferma che non sono stati chiusi ancora i conti con il G8 di 19 anni fa, ecco lo scienziato di turno che dice che nelle Forze di Polizia è mancata una riforma, ecco che arriva di nuovo il ritornello che bisogna appiccicare l’identificativo sui caschi dei Poliziotti impegnati in ordine pubblico. I Poliziotti già processati e condannati sui media, per loro alcuna forma di quel garantismo che invece c’è per tutti gli altri cittadini del nostro Paese anche per quelli che ricoprono incarichi di elevato spessore istituzionali. I Poliziotti identificati quasi anche come i responsabili del lancio di pietre, bottiglie, bombe carta, etc.. fatto nei loro confronti durante le manifestazioni”

“Tutto ciò lo troviamo inaccettabile – continua ancora il leader del COISP – Nessuno che abbia detto di aspettare il corso delle indagini, nessuno che abbia detto che in quella piazza a Genova i Poliziotti sono stati aggrediti da persone incappucciate e travisate in violazione della legge, nessuno che abbia detto che bisogna mettere un codice addosso ai manifestanti così da poter identificare e perseguire chi distrugge la proprietà altrui, che lancia sassi, bastoni e bombe carta nei confronti dei Poliziotti. Su questo neanche una riga.”
“Nel nostro Paese c’è effettivamente un problema – conclude il Segretario Generale del COISP – sono quei personaggi che nonostante siano trascorsi 19 anni dal luglio 2001 non riescono ad andare avanti e non riescono a prendere le distanze da chi turba l’ordine e la sicurezza pubblica e dimostrare vicinanza a chi nelle piazze ci va per tutelare il diritto di tutti ad esprimere il proprio pensiero come anche il dissenso… ma sempre nel rispetto delle leggi.