Nel sud ovest della Sardegna, nel Sulcis, gli sbarchi continuano. Non si sono mai fermati, nel disinteresse della politica nazionale. Nella notte tra martedì e mercoledì sono sbarcati circa 50 immigrati algerini. Piccole imbarcazione sono giunte a Teulada e Porto Pino. In tutto 13 migranti, fermati dai carabinieri di Carbonia. Nelle stesse ore altri “barchini” sono stati individuati dalle motovedette al largo della costa: il reparto aeronavale della Guardia di Finanza li ha intercettati poco prima dello sbarco sul litorale di Capo Teulada.
Tutti i migranti sono stati accompagnati al Centro di prima accoglienza (Cpa) per immigrati di Monastir per le operazioni di identificazione da parte delle forze dell’ordine. I barchini e i motori fuoribordo sono finiti sotto sequestro.
Rotta Algeria-Sardegna: gli sbarchi non si sono mai fermati – – Quella tra Algeria e sud Sardegna è una rotta battuta non certo da oggi. Già dal 2017 era stato registrato un “progressivo e consistente” incremento dei flussi migratori. La traversata non presenta eccessive difficoltà, anche se non sono mancate le tragedie.
Il tratto di mare viene percorso quasi sempre con piccole imbarcazioni, per lo più munite di motori fuoribordo. Le partenze avvengono spesso dal porto di Annaba, la destinazione è il Sulcis. Le spiagge di Teulada o Sant’Antioco distano dal Nord Africa più o meno 100 miglia. Se il mare è calmo, si può arrivare sulle coste italiane in meno di 24 ore, anche con barche “di fortuna”.
Con la bella stagione alle porte e il mare calmo è facile pensare a un aumento del ritmo degli sbarchi di algerini, che attraversano il canale di Sardegna partendo dalle coste di Annaba.