In Italia serve una tassa patrimoniale. A dirlo è il governatore della Banca d’Olanda, e membro del board della Bce, Klaas Knot. “Siete un’economia dai molti volti diversi – afferma Knot in una intervista al Corriere della Sera – ci sono problemi nel settore pubblico, ma il Paese ha anche molta ricchezza privata. Nel G7, con il Giappone l’Italia è il Paese nel quale la ricchezza privata è più alta che in ogni altro Paese”.
“La soluzione spetta ai politici italiani – aggiunge – sto dicendo che in Italia c’è qualcosa che somiglia a un problema di redistribuzione interna, dato che c’è un debito pubblico così alto e una ricchezza privata che anch’essa è molto elevata. E certo, assolutamente, una tassa patrimoniale sarebbe una soluzione standard da libro di testo. Ora, le patrimoniali presentano anche svantaggi di arbitraggio e evasione e io non conosco l’economia italiana così bene da poter dire come funzionerebbe e quali sarebbero le conseguenze negative. Dunque evito di consigliare qualunque cosa, non è il mio ruolo”.
“Il debito pubblico – prosegue – è una preoccupazione, sì. Ma una preoccupazione del tutto particolare è la bassa crescita… E il problema dell’Italia è che da vent’anni ha una crescita della produttività stagnante o nulla, il reddito per abitante in termini reali è ancora a livelli simili di quando entrò nell’euro. Praticamente non c’e’ stata crescita. E il debito sta salendo. Nelle ultime previsioni della Commissione va su, non giù. Questo mi preoccupa, perché dal punto di vista di un banchiere centrale la cosa che temiamo di più è la dominanza dei problemi di bilancio”. AGI