Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto al suo omologo americano Mike Pompeo in una conversazione telefonica che “l’ingerenza Usa negli affari interni del Venezuela” è una violazione del diritto internazionale e lo ha messo in guardia sul fatto che ulteriori passi “aggressivi” di Washington nel Paese latinoamericano comporterebbero “conseguenze gravi”. Lo riferiscono le agenzie russe Interfax e Tass.
L’autoproclamato presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidò ha detto che, dopo la mobilitazione di massa di ieri, oggi continueranno le proteste “con più forza che mai” in tutto il Paese contro il governo del presidente Nicolas Maduro. “Oggi continuiamo”, ha scritto su Twitter Guaidò, condividendo le informazioni sui 15 principali punti di concentrazione delle proteste che si terranno oggi a Caracas. “Andiamo avanti con più forza che mai, Venezuela”, ha aggiunto.
“Voglio congratularmi con voi Forze armate per l’atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza con cui avete condotto alla soluzione e alla sconfitta del piccolo gruppo che pretendeva di riempire il Paese di violenza con una scaramuccia golpista”. Lo ha dichiarato nella notte il presidente venezuelano Nicolas Maduro.
In un video con ministri, leader del Partito socialista unito del Venezuela e vertici militari diffuso attraverso Twitter, Maduro riferendosi a ieri ha parlato di un giorno intenso di eventi, emozioni, riflessioni e di sguardi sul futuro del Venezuela”. E’ stato anche, ha proseguito, “un giorno di contrasto in cui si sono contrapposte due Venezuela: una di pace e dialogo ed un’altra portatrice di violenza e venduta alle ambizioni straniere”. “Ringrazio tutto il popolo venezuelano – ha poi detto – per il suo valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato frustrato. Avete dimostrato che un popolo mobilitato è garanzia di tranquillità per la Patria”. ANSA