Dopo Roma, anche a Milano sfila il corteo per la Festa della Liberazione. In testa le autorità, con il sindaco, Giuseppe Sala, e i gonfaloni dei comuni. Nel corteo è presente anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che sfila appena dietro la testa del corteo, tra i manifestanti del suo partito.
Forti contestazioni si sono verificate al passaggio della Brigata Ebraica durante il passaggio del corteo del 25 aprile, da parte dei manifestanti pro Palestina. “Via i sionisti dal corteo” e “Israele Stato terrorista” sono stati gli slogan usati. La contestazione, pur molto accesa, non ha provocato incidenti. Tra i manifestanti c’è un ampio schieramento delle forze dell’ordine. Al momento della contestazione gli esponenti della Brigata cantavano ‘Bella Ciao’.
Alcuni minuti dopo, al passaggio del deputato del Pd Emanuele Fiano, sono riprese le contestazioni perché gli attivisti pro Palestina hanno urlato lo slogan ‘fuori Fiano dal corteo’.
In questo clima di odio, non poteva mancare il sindaco Sala che si è rivolto a Salvini: “Snobbare questo giorno – ha detto – non va bene”. “Lo dovrà dire se il 25 aprile è anche la sua festa “perché è chiaro che se manifestiamo nostalgia verso momenti non democratici… Io non penso certamente che Salvini voglia essere da quella parte, ma anche snobbare il 25 aprile non va bene”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivando al corteo del 25 aprile. “Non diamo per scontato niente – ha aggiunto -. La conquista della Liberazione è stata una conquista tragica, darla per scontata nel mondo moderno è l’ultima cosa che bisogna fare”. ansa
Perché non celebro il 25 aprile, festa di bandiere rosse e fossato di odio