di Enzo Bonaiuto – – adnkronos – – Il silenzio coraggioso è l’atteggiamento da tenere di fronte alle fasi buie della vita. Papa Francesco lo sottolinea nell’omelia durante la celebrazione in piazza San Pietro della messa della Passione di Cristo, nella ‘Domenica delle Palme’. “Nei momenti di oscurità e grande tribolazione – raccomanda – bisogna tacere, avere il coraggio di tacere, purché sia un tacere mite e non rancoroso”.
Anche se “la mitezza del silenzio ci farà apparire ancora più deboli, più umiliati” tuttavia occorre “resistere in silenzio” però “mantenendo la posizione, con lo stesso atteggiamento di Gesù. Lui sa che non si tratta di mettere mano alla spada, ma di rimanere calmi e saldi nella fede. E’ l’ora di Dio e – spiega il Papa – nell’ora in cui Dio scende in battaglia, bisogna lasciarlo fare”. E “mentre attendiamo che il Signore venga e calmi la tempesta, con la nostra silenziosa testimonianza in preghiera diamo a noi stessi e agli altri ragione della speranza che è in noi: questo ci aiuterà a vivere nella santa tensione tra la memoria delle promesse, la realtà dell’accanimento presente nella croce e la speranza della risurrezione”.
Papa Francesco esorta ad “affrontare i momenti difficili e le tentazioni più insidiose, custodendo nel cuore una pace che non è distacco, non è impassibilità o superomismo, ma è abbandono fiducioso a Dio e alla sua volontà di salvezza, di vita, di misericordia”. Il Pontefice sottolinea che “umiltà non vuol dire negare la realtà” ma invita a “tacere, pregare, umiliarsi: con la Croce non si può negoziare, o la si abbraccia o la si rifiuta. Con la sua umiliazione – ricorda – Gesù ha voluto aprire a noi la via della fede e precederci in essa”, osservando che “è impressionante il silenzio di Cristo nella sua Passione, che vince anche la tentazione di rispondere, di essere mediatico”.