Costrinse il figlio al jihadismo, condannato egiziano

MILANO, 12 MAR – E’ stato condannato a 4 anni e 2 mesi di carcere Sayed Fayek Shebl Ahmed, ex mujaheddin egiziano che ha combattuto in Bosnia, residente nel Comasco e ora detenuto a Nuoro, imputato di terrorismo internazionale per aver convinto il figlio Saged, 23 anni, a partire per la Siria nel 2014 e combattere tra le file di un gruppo legato ad Al Nusra, denominato Harakat Nour al-Din al-Zenki.

La sentenza è stata emessa in abbreviato dal gup di Milano Stefania Pepe, a seguito dell’ inchiesta del pm Enrico Pavone e della Digos. Secondo l’accusa, il 53enne ha organizzato e finanziato il viaggio del figlio (irreperibile), inviandogli compensi mensili da 200 euro.

Il gup gli ha concesso le attenuanti generiche come chiesto dal pm, perché Sayed avrebbe fornito agli investigatori italiani, tramite il figlio Saged, informazioni sul rapimento di Fabrizio Pozzobon, idraulico di Castelfranco Veneto ed ex consigliere comunale leghista che, partito per la Siria con “l’intento di arruolarsi” sarebbe poi stato rapito. ansa