RAVENNA, 8 Aprile – E’ accaduto questa notte in pieno centro a Marina di Ravenna, piccola località balneare romagnola, dove il sabato sera si riversano tantissimi giovani e intere famiglie per passare la serata e divertirsi.
E’ successo tutto nel giro di poche ore, un inseguimento partito da Marina di Ravenna e terminato con una sparatoria in via Bassano del Grappa a Ravenna che ha coinvolto un’auto sospetta e due pattuglie dei Carabinieri.
I tre tunisini non rispettano l’ordine di fermarsi ad un posto do blocco, fuggono (chissà perché?) e vengono ritrovati in Via Bassano del Grappa: oppongono resistenza, cercano addirittura di investire i Carabinieri, che sparano e ne feriscono a morte uno.
A Ravenna non passa giorno che non venga arrestato un magrebino per spaccio, clandestino, regolare con permesso di soggiorno per motivi umanitari o titolare di uno o più decreti d’espulsione.
Secondo le prime informazioni fornite dalla centrale operativa del 118, intervenuta verso le 0.40 in via Bassano del Grappa, tre magrebini di cui poi si scoprirà essere Hamdi Ben Hassen un tunisino di 27 anni, pluripregiudicato per droga che è deceduto ed altri due connazionali senza fissa dimora, rimasti illesi – sono stati ricoverati all’ospedale cittadino Santa Maria delle Croci in ‘codice 3′, cioe’ in gravi condizioni.
Il tam-tam degli islamici ha fatto radunare, davanti all’ospedale oltre un centinaio di loro connazionali per solidarietà del tunisino ucciso e protestare contro le forze dell’ordine.
Oggi pomeriggio si è svolta una manifestazione anche a Ravenna città, dalla stazione fino a piazza del Popolo dove una rappresentanza della comunità islamica protestava contro l’uccisione di uno dei delinquenti avvenuta stanotte.
Solo in seguito si è avuto notizia della morte all’ospedale di Ravenna di un tunisino di 27 anni, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al torace durante un inseguimento in auto a folle velocita’ con le pattuglie dei Cc, che ha portato anche ad alcuni speronamenti.
I due connazionali che viaggiavano con lui, 34 e 25 anni, senza fissa dimora, sono rimasti illesi (in un primo momento i soccorritori avevano riferito di un secondo ferito grave) e sono stati arrestati. Durante la fuga uno di loro ha mostrato una pistola – sull’auto sono state trovate due armi giocattolo – e un militare ha fatto fuoco.
E’ accaduto nella città dove la fazione islamica del coreis le comunità religiose islamiche capeggiate da Yahya Pallavicini che si contende con l’ucoii il controllo degli islamici in Italia, stanno costruendo una moschea per i cultori della religione di pace, amore e tolleranza. La costruenda moschea sorta –ma i lavori sono bloccati a causa dei dubbi sui permessi di costruzione – nella zona artigianale è un vero e proprio scempio, incompatibile con l’Occidente e per l’impatto sia urbanistico che ambientale. Ravenna è la città dove sul server di proprietà della Provincia di Ravenna Racine, del sito dell’islamoteca, dove nella sezione dedicata a “i diritti del fanciullo e dell’Islam” si legge, alla pagina 3 di 5, che: – L’Islam garantisce a tutti il diritto alla giustizia, ad un processo equo, alla protezione dall’abuso del potere, alla protezione dalla tortura. In
relazione a quanto sopra: – ogni persona ha diritto:
1) di essere trattata solo ed esclusivamente in conformità alle norme della
Sciarì’ah;
4) di disobbedire a qualsiasi ordine contrario alla Sciarì’ah da chiunque esso sia dato;
7) di non vedersi inflitta nessuna condanna superiore a quella prevista dalla Legge e se non attraverso prove irrefutabili della sua colpevolezza…..e molto altro che vi risparmiamo.
Nella foto la manifestazione di protesta e solidarietà svoltosi oggi pomeriggio in città, dalla Stazione a Piazza del Popolo contro l’uccisione del tunisino coinvolto nella sparatoria.
Se non fossimo un popolo vuoto e squallido li avremmo presi a bastonate e rispediti a casa loro : quando spacciano, violentano, rubano e mentre si fanno mantenere da noi….ne fanno manifestazioni ?
Mandiamoli al governo cosi ci fanno più neri dei tecnici