“Non parlerei di pressioni o censura, ma proprio di clima Rai: pesante, faticoso. Dietro le quinte c’era timore per ogni cosa”. Così Claudio Bisio in un’intervista a Repubblica, a due settimane dalla fine della kermesse, parla della sua esperienza al Festival di Sanremo che, assicura, non rifarà: “No, l’ho promesso a mia moglie”.
“Ho scoperto che non si può essere di lotta e di governo”. “Fare lo ‘spacca tutto’ e poi annunciare ‘ecco a voi la canzone…’. Ho tenuto fede al compito che mi era stato dato: presentare. L’altra mia unica volta a Sanremo, da ospite della finale, sette anni fa, ed eravamo pure sotto elezioni, fu più facile: arrivai con un monologo forte, duro, che partiva anticasta e finiva con un pugno nello stomaco verso noi italiani. Stavolta era tutto più complicato”.
E racconta: “Con Michelle Hunziker abbiamo fatto La lega dell’amore, un pezzo di un mio spettacolo di 25 anni fa, inserito poi in un disco con Elio e le storie Tese. Il ritornello è ‘gioia fratellanza cuore amore mamma t’amo e nulla più’… Beh, non sa i problemi. È stata sollevata perfino la par condicio, perché c’era ‘Lega’. Io in Rai c’ero stato 25 anni fa con Cielito lindo, la Rai di Guglielmi, Frassa… È tutto cambiato, sospettoso. Certo, è cambiato anche il mondo, si è incattivito. Sui social mi dicono cose come ‘sporco comunista’”. liberoquotidiano.it