“Il nostro popolo ha la nausea. Uno dei messaggi più chiari della mia segreteria sarà questo: è finita la stagione delle guerre”. Così il presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria del Pd, Nicola Zingaretti, in un’intervista a ‘La Repubblica’ dove spiega: “Solo con me si volta davvero pagina. Nel mio Pd c’è spazio per tutti ma deve essere chiaro che, se ci riproponiamo come il partito borioso che pensa di non aver sbagliato nulla, chiudiamo le porte a una funzione possibile che la storia ci sta riconsegnando”.
“Dobbiamo ricostruire la credibilità del Pd imponendo un’agenda basata sulla sostenibilità ambientale – afferma – sviluppo e lavoro, coinvolgendo tutte le energie che arrivano dal mondo produttivo, economico, culturale, civico. Si sono visti i primi risultati in Abruzzo e altri ne vedremo in Sardegna. Bisogna rigenerare il nostro campo e radicarlo di nuovo nella società, a cominciare da quei settori popolari nei quali siamo assenti”.
“Voglio un partito aperto, unitario che faccia contare di più le persone, non i capibastone – rileva – e che offra luoghi e sedi nelle quali possano confrontarsi anche le pulsioni più critiche. Io non voglio abiure ma faccio appello a chi vuole cambiare: succederà solo se venite a votare il 3 marzo. Non sono più le primarie del Pd. Saranno le primarie per l’Italia”. (AdnKronos)