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A Napoli si chiamano “stese”: sono i raid notturni, le sparatorie tra gang rivali spesso messe in atto da ragazzini. “Quarta Repubblica” ha intervistato i capi di una di queste “paranze dei bambini” per scoprire il meccanismo dietro alle guerre del piombo che si tengono di notte:
“Ma non avete paura che qualcuno possa essere ferito?” chiede l’inviato ai due leader del gruppo, un 20enne e un 17enne. “Quella è la cosa bella, deve rimanere ferito qualcuno dell’altra zona e non tu, così guadagni punti, così sali di grado” spiega uno di loro.
Secondo la ricostruzione del programma in onda su Rete 4, sono nove le sparatorie dall’inizio dell’anno: “Ma perché lo fanno i minorenni?” chiede ancora il giornalista. “Perché gli piace: le ragazze, i soldi, il rispetto – aggiunge uno di loro – se hai paura, non hai scelta, devi lavorare”.