Genitori Renzi: nell’inchiesta 15 indagati tra cui l’autista del camper elettorale di Renzi – – Gli indagati sono complessivamente quindici. Si tratta di persone, oltre a Renzi, Bovoli e Mariano Massone, che hanno fatto parte delle tre societa’ finite sotto inchiesta. Tra di loro molti nomi della galassia di babbo Renzi: il regista e fotografo Pier Giovanni Spiteri, l’ex presidente di Marmodiv Giuseppe Mincuzzi, l’avvocato Luca Mirco, il dipendente di Eventi 6 e amministratore Marmodiv Carlo Ravasio, il nuovo presidente Marmodiv Aldo Periale, il nipote di Laura Bovoli Paolo Terreni e l’autista dell’ex camper elettorale di Matteo Renzi Roberto Bargilli.
Genitori Renzi, come funzionavano le fatturazioni false — Un imprenditore, Paolo Magherini, ha raccontato ai pm come funzionava la fatturazione della Cooperativa Marmodiv. “La cooperativa era gestita da prestanome… ma tutti nel settore sapevano che era riconducibile alla famiglia Renzi, e in particolare a Tiziano e alla moglie. Poi c’era anche Andrea Conticini. Le fatture che mi avete esibito devo ammettere che sono false: mi fu chiesto di aprire una partita Iva e di emetterle. Mi venivano pagate via bonifico e successivamente io restituivo per intero la somma, in contanti. Questi soldi credo servissero a pagare in nero altri dipendenti. Non ero l’unico a cui era stato chiesto questo favore, ce ne sono molti altri”.
Genitori Renzi, fatture false da lavoratori stranieri
Secondo l’ordinanza del gip, ci sono anche casi di veri e propri pagamenti fantasma, spesso collegati a stranieri. A Isajiad Amir sarebbe stata intestata una fattura da 15 mila euro da lui disconosciuta: “Mai effettuato quelle prestazioni“. Ed è il caso di tale Mohammad Nazir, titolare di una ditta per la spedizione di materiale propagandistico che tra il 2016 e il 2017 avrebbe emesso fatture per circa 40 mila euro in favore di Marmodiv. Peccato che secondo gli investigatori quel nome non risulta all’anagrafe e all’indirizzo della sede della ditta c’è una casa.
Genitori Renzi, gip Firenze: “Rischio reiterazione reati”
Gli arresti per Tiziano Renzi, 67 anni, Laura Bovoli, 68 anni, e Mariano Massone, 47 anni, si sono resi necessari perche’ “sussiste il concreto e attuale pericolo che gli indagati commettano reati della stessa specie di quelli per cui si procede (tributari e fallimentari)”. Secondo il gip del Tribunale di Firenze, Angela Fantechi, il rischio di reiterazione dei reati da parte degli arrestati “emerge dalla circostanza che i fatti per cui si procede non sono occasionali e si inseriscono in un unico programma criminoso in corso da molto tempo, realizzato in modo professionale”.
“Fatti non occasionali, unico programma criminoso”
L’esigenza cautelare nei confronti di Tiziano Renzi e della moglie Laura Bovoli, sempre secondo il gip, “emerge dalla circostanza che i fatti per cui si procede non sono occasionali e si inseriscono in un unico programma criminoso in corso da molto tempo, realizzato in modo professionale con il coinvolgimento di numerosi soggetti nei cui confronti non e’ stata avanzata richieste cautelare pervicacemente portato avanti anche dopo l’inizio delle indagini”.