Palestina, Erdogan: porre fine all’occupazione israeliana ‘con ogni mezzo’

La Turchia “non volterà le spalle” alla causa palestinese e si impegnerà con “tutti i mezzi disponibili” per porre fine all’occupazione israeliana. Lo ha detto oggi il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, in un incontro con i parlamentari arabi della Knesset israeliana tenuto a Istanbul. La riunione a porte chiuse è durata circa 90 minuti, precisa l’agenzia di stampa turca “Anadolu”, e si è tenuta in seguito all’annuncio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non rinnovare il mandato della missione internazionale temporanea a Hebron (Tiph), in Cisgiordania.

Tramite il suo ministero degli Esteri, la Turchia ha “condannato fermamente” la decisione israeliana. “Condanniamo fermamente l’interruzione unilaterale da parte di Israele del mandato della Tiph (…) e ci aspettiamo che questa decisione politica venga annullata”, si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri turco.

La missione Tiph è stata voluta dal governo d’Israele e dall’Autorità nazionale palestinese, firmatari dell’Accordo sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza del 28 settembre 1995. Tale accordo prevedeva oltre al ritiro delle forze di difesa israeliane da una parte della città di Hebron, anche la presenza temporanea di una forza di osservatori internazionali. Alla missione partecipano Danimarca, Italia, Norvegia, Svezia, Svizzera e Turchia.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto lo scorso 28 gennaio che non avrebbe esteso il mandato della Tiph scaduto il 31 dello stesso mese: “Non consentiremo la presenza di una forza internazionale che agisce contro di noi”, aveva spiegato il premier. Ankara, tuttavia, ha respinto tali dichiarazioni. “Rifiutiamo con decisione l’accusa secondo cui la Tiph ha lavorato contro Israele, accusa presentata da Israele come giustificazione per la sua decisione”. (Tua)  Agenzia Nova