Dilemma, “Mimmo Lucano va arrestato o ricoverato?”

Magari da piccolo, quando era un puledro rosso, Mimmo Lucano sognava santa madre russa, quella del PCUS e anche della Siberia per i dissidenti, che li facevano passare per matti.

Ora che è cresciuto, il quasi ex sindaco di Riace che sta nei guai per i traffici sull’immigrazione clandestina (e sui rifiuti, che non è esattamente la cosa più bella che possa essergli imputata) si è messo in testa di difendere gli scafisti. Non siamo impazziti noi, ma lui; e sarebbe da riservargli il trattamento che proprio il PCUS riservava ai pazzi (nel suo caso senza presunzione di esserlo: uno così lo è e basta).

Tutto in una domenica bestiale, potremmo dire. In mattinata la mazzata: il Gip conferma il divieto di dimora nel comune in cui Mimmo Lucano fa il sindaco. A Riace non ci deve mettere piede perché ne ha fatte davvero troppe. Pure i matrimoni combinati.

Appresa la notizia ne ha approfittato per inscenare vittimismo e si è intanto beccato la puntuale e doverosa prima reprimenda, da parte del capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida: “Non ne possiamo più dei suoi deliri”. Esatto.

A chi gli chiedeva la reazione al nuovo provvedimento giudiziario, Lucano ha avuto la faccia tosta di dichiarare, ma virando sul governo: “Per alleviare l’onta mediatica delle sue gravi responsabilità il governo italiano ha detto che la responsabilità è dei trafficanti. Ma io dico che anche loro sono vittime”.

Ecco, uno che si esibisce così non va arrestato; forse basta il ricovero ma in una struttura che sappia accogliere e curare i casi più disperati.

Mimmo Lucano fa così perché punta a capitalizzare un martirio che è tutto nella sua testolina: e ha bisogno di rinfocolare il clima, magari tornando a mobilitare i Fabio Fazio, le Boldrini, il solito Saviano.

Ma non può turlupinare più nessuno, perché paragonare gli scafisti alle loro vittime è davvero criminale, come se quello che stanno combinando abbia chissà che di legale. E purtroppo la sinistra italiana non è capace di fare i conti con questa triste realtà di demagogia a prezzo facile.

L’Italia non ha bisogno di Mimmo Lucano e di chi specula rozzamente e politicamente sull’immigrazione.

Puoi anche essere la persona più buona del mondo, ma rifiutarsi di capire che qui da noi ormai c’è una vasta insofferenza popolare verso l’immigrazione clandestina, vuol dire che vivi sul pianeta Marte. Tutta la politica dovrebbe essere seria, altro che paragonare gli scafisti alle vittime del mare.

Le stragi colpiscono tutte le coscienze, ma quelle che dovrebbero fare i conti con tutti appartengono principalmente a chi non vuole schierarsi dalla parte dello Stato, a difesa dei confini: e volenti o nolenti la soluzione si chiama blocco navale.

Ma se li blocchi alla partenza, poi come fanno Mimmo Lucano e quelli come lui?

A proposito. Il sindaco “fuori sede” di Riace ha fatto sapere di star valutando le dimissioni da primo cittadino. Perché sta pensando a candidarsi alle europee.

Ah ecco: indagato, cacciato dal Comune per volontà degli inquirenti, difensore dei trafficanti, candidato.

Bella mercanzia esportiamo a Strasburgo.

Francesco Storace