Due magistrati antimafia sono a processo su richiesta della Procura di Caltanissetta per rivelazione di segreto d’ufficio. I fatti si riferiscono alle indagini sulla cattura del latitante di mafia Matteo Messina Denaro, originario di Castelvetrano (Trapani) e ricercato dal 1993.
Si tratta di due fascicoli differenti, il primo aperto nel 2016 e l’altro nel 2017. Entrambi i procedimenti sono già al vaglio dei giudici del Tribunale nisseno: a fine gennaio uno dei due magistrati sarà processato con il rito abbreviato condizionato. Per l’altro la Procura di Caltanissetta aveva chiesto l’archiviazione ma alcuni giorni fa il gip ha disposto l’imputazione coatta. AGI
L’inchiesta riguarda lo scambio, per l’accusa illecito, di atti d’indagine sulla cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro. L’inchiesta era di competenza della Dda di Palermo. Da ambienti della procura nissena si fa rilevare che gli atti non sono usciti dall’ambito della magistratura. Lo scambio illecito, se c’è stato, è avvenuto tra due Pm. Il processo col rito abbreviato condizionato per Principato comincerà a fine mese. Nell’inchiesta è coinvolto un appuntato della guardia di finanza che ha chiesto il rito abbreviato.