GENOVA, 16 GEN – Il pubblico ministero Federico Manotti ha chiesto l’archiviazione per i tre imam indagati a Genova nel 2016 per terrorismo, insieme ad altre 10 persone, nell’ambito dell’inchiesta che aveva portato all’arresto di Mahmoud Jirad, il siriano che voleva tornare in Siria per combattere con l’Isis contro Assad. Jirad è stato già condannato dai giudici milanesi.
Nell’indagine genovese erano finiti l’imam albanese, Bledar Brestha, 36 anni, predicatore del centro ‘Al Fajer’ di piazza Durazzo. Per gli investigatori era lui il punto di contatto con il giovane siriano. E poi, l’imam Mohamed Naji, 35 anni, marocchino che secondo la procura avrebbe abbracciato l’estremismo islamico creando la nuova moschea a Sampierdarena, schermata e con parola d’ordine, dove lo stesso ragazzo venne ospitato durante i suoi soggiorni in Liguria. Il terzo imam indagato era Mohamed Alì Othman, tunisino di 25 anni che guidava la moschea di via Castelli. (ANSA)
La moschea di Genova mandava soldi all’Isis. Indagato l’imam