PARIGI, 14 GEN – “Il 2019 non sarà un anno europeo come gli altri. A Bruxelles, i temi di preoccupazione, l’atmosfera, non sono esattamente gli stessi dello scorso anno. Ognuno affronta questo nuovo anno con una nozione d’urgenza, l’idea che viviamo un momento storico, anche con una certa gravità e inquietudine”: lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi.
A pochi mesi dal voto Ue di maggio, il commissario francese ha quindi disegnato tre scenari. “Il primo, il più minaccioso – ha avvertito – è quello di una regressione nazionalista. Un’ondata populista a cui non credo, non credo che il sistema elettorale proporzionale possa consentire una tale conclusione che metterebbe a rischio le conquiste più preziose” del processo di integrazione europea “incluso la più preziosa di tutte, la pace nel nostro continente”. “Come disse Francois Mitterrand: ‘Il nazionalismo porta alla guerra’”, ha concluso. (ANSA)
Le preziose conquiste