Una banda di pusher albanesi ha ottenuto uno sconto di pena perché ognuno di loro versava parte dei ricavati provenienti dal traffico illecito a una comunità di recupero per i tossicodipendenti, la cooperativa Olivotti di Mira (Venezia)
I quattordici imputati sono stati condannati, complessivamente, a cinquanta anni di prigione, che potevano essere appunto molti di più. I legali degli incriminati, come racconta LaVerità, sono riusciti infatti a convincere i giudici circa il fatto che i propri assistiti si fossero “adoperati per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato“, attenuante prevista dal codice penale. E l’attenuante è stata loro concessa e con essa è arrivata dunque la riduzione della condanna.
Come si legge ancora, la banda di spacciatori dell’Est era attiva soprattutto in provincia di Venezia – tra San Donà e Noventa di Piave -, piazzando fino a un quintale di eroina al mese, proveniente dal Medio Oriente, in particolare dalla penisola anatolica.