GINEVRA, 4 DIC – L’Onu prevede che nel 2019 quasi 132 milioni di persone in 42 Paesi del mondo avranno bisogno di assistenza e protezione umanitaria, molti a causa dei conflitti che restano la principale causa degli interventi umanitari. Da parte loro, l’Onu e le organizzazioni partner mirano ad aiutare 93,6 milioni di persone, le più vulnerabili, per fornire cibo, alloggio, assistenza sanitaria, istruzione, protezione e altre forme di assistenza, secondo l’appello umanitario mondiale (Global Humanitarian Overview 2019) presentato oggi a Ginevra dal coordinatore Onu degli aiuti di emergenza Mark Lowcock.
Il finanziamento richiesto nel 2019 è di 21,9 miliardi di dollari. Questa cifra non include i fondi necessari per gli aiuti in Siria, che saranno confermati con la finalizzazione del Piano di risposta umanitaria 2019 per il Paese. L’appello di fondi globale, con gli aiuti per la Siria inclusa, dovrebbe situarsi intorno ai 25 miliardi di dollari, hanno precisato le Nazioni Unite.
L’Onu osserva che la situazione in Yemen è notevolmente peggiorata e prevede che nel 2019, circa 24 milioni di persone avranno bisogno di assistenza e protezione umanitaria, confermando quella dello Yemen la peggiore crisi umanitaria nel mondo. I bisogni umanitari rimarranno inoltre a livelli alti in Siria, nella Repubblica Democratica del Congo, in Etiopia, Nigeria e Sud Sudan.
Sul fronte della risposta da parte dei donatori, a metà novembre 2018 era stato raggiunto un finanziamento record di 13,9 miliardi di dollari, il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, che aveva già stabilito un record. Ma nonostante la crescente generosità, “ogni anno si osserva un divario tra ciò che viene richiesto e il finanziamento ricevuto”, ha sottolineato Lowcock.(ANSAmed).