RABAT, 3 DIC – A una settimana dal summit per il Global Compact for Migration, l’accordo voluto dall’Onu nel tentativo di dare una risposta globale al problema delle migrazioni, previsto il 10 e l’11 dicembre, Marrakech perde altri illustri partecipanti. Tutto è pronto per la firma, ma il summit che doveva riunire i 190 Paesi firmatari del Patto adottato a luglio a New York, si riduce di giorno in giorno. Un tavolo con sempre meno sedie, soprattutto europee.
I 27 dell’Unione che avevano a lungo parlato di negoziati “a una sola voce”, ora sono divisi: le misure previste non andrebbero d’accordo con le politiche interne. All’Italia che, come gli Usa, non parteciperà al summit, si sono aggiunti per il momento Austria, Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca, Israele, Polonia e Australia; esitano Svizzera, Slovacchia e Belgio.
Il documento, 41 pagine “non vincolanti”, è stato negoziato per oltre 18 mesi e sarà adottato con le formalità di rito da chi siederà al tavolo dei firmatari a Marrakech. Si stima che siano 258 milioni i migranti in tutto il mondo, pari al 3,4% della popolazione totale. Dopo la firma di Marrakech, il documento passerà all’Assemblea generale Onu, per una ulteriore approvazione. (ANSAmed).
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