Brescia: traffico di cocaina, smantellate tre bande di albanesi

Smantellate dalla Guardia di Finanza di Brescia tre bande di albanesi accusate di traffico di cocaina importata dal nord Europa: il bilancio dell’operazione – chiamata “B.O.C.A. – Brescia Operazione Criminalità Albanese” – è di 32 arresti (oltre a 24 già effettuati durante le indagini) e 130 chilogrammi di cocaina sequestrati. Le operazioni – dirette dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Brescia e svolte con l’ausilio tecnico del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e della Direzione Centrale Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno – hanno coinvolto anche le polizie di Belgio, Germania, Grecia e Albania.

Le indagini hanno ricostruito e smantellato tre gruppi criminali che importavano in Italia, grazie a ramificazioni estere, rilevanti quantitativi di cocaina proveniente dal nord Europa. Le varie partite di stupefacente viaggiavano su una vera propria “rotta europea della droga” tracciata dai trafficanti: dall’Olanda, alla Germania, all’Italia. Le organizzazioni disponevano di una concessionaria d’auto e, dunque, di una flotta di mezzi con decine di autovetture, sequestrate dalle Fiamme Gialle. Tutte auto di grossa cilindrata, con doppi fondi ad “alta ingegneria”. Davvero ingegnosi i meccanismi: in un caso l’inserimento contestuale della retromarcia, la chiusura dell’aria condizionata e l’accensione del mezzo, facevano scattare l’apertura di un vano nascosto; in altri casi l’abbassamento delle alette parasole, in contemporanea con la messa in folle, liberavano il doppio fondo.

La scoperta dei “marchingegni” ha portato all’arresto in flagranza di reato delle altre 24 persone e al sequestro di 130 chilogrammi di cocaina, oltre a diverse armi da fuoco, beni mobili e immobili per oltre 1 milione di euro, nonché la concessionaria d’auto. I vari sequestri di droga (anche di 30 chilogrammi in una sola occasione) sono stati effettuati nelle province di Brescia, Bergamo, Lucca, Pavia, Macerata, Monza, Modena e in Olanda nei pressi dell’aeroporto di Amsterdam.

Il gruppo criminale aveva anche rapito un sodale che aveva “tradito” la banda rubando lo stupefacente per tentare di venderlo autonomamente. La Guardia di Finanza ha individuato il luogo di detenzione chiedendo l’attivazione del BKA della polizia di Francoforte e della polizia olandese di Utrecht: gli olandesi hanno arrestato l’uomo incaricato di consegnare l’arma al sicario per punire il “traditore”, mentre la polizia tedesca ha fatto irruzione nel luogo della prigionia arrestando i responsabili.  (askanews)