BRUXELLES, 29 MAR – Nuovo appello della Turchia a Stati membri e Commissione Ue, perche’ conceda la liberalizzazione dei visti ai suoi cittadini. A lanciarlo ieri e’ stato il ministro per gli affari europei, Egemen Bagis, questa volta basandosi su principi di diritto internazionale.
”Facciamo appello agli Stati membri – ha spiegato Bagis – perche’ si adeguino inequivocabilmente e senza ritardo ai giudizi della Corte europea di giustizia e dei tribunali nazionali, in accordo con il principio dello Stato di diritto”.
Bagis sostiene che i cittadini turchi non hanno bisogno di chiedere un visto di ingresso agli Stati membri dell’Ue, riferendosi ad una clausola prevista dal cosiddetto ”protocollo di Ankara”, un accordo sull’unione doganale fra Ue e Turchia. A spiegarlo sono una sentenza della Corte europea di giustizia del 2009 e recenti giudizi emessi da tribunali in Germania e Olanda.
”I governi dell’Ue – ha aggiunto Bagis – dovrebbero adeguarsi a queste sentenze” e al rispetto degli accordi internazionali. Il ministro turco si e’ rivolto poi alla Commissione Ue ”guardiana dei trattati, perche’ intraprenda le azioni appropriate”. Il protocollo di Ankara e’ lo stesso trattato che l’Ue chiede di applicare alla Turchia, in particolare per quanto riguarda l’impegno di aprire porti ed aeroporti turchi al traffico navale ed aereo proveniente dalla Repubblica di Cipro. (ANSAmed).