Islamabad, 5 nov. – L’avvocato pachistano che ha salvato dal braccio della morte Asia Bibi, la donna cristiana condannata alla pena capitale per blasfemia, ha denunciato che Nazioni Unite e Unione Europea lo hanno costretto a lasciare il Paese “contro la sua volontà” perchè la sua vita era a rischio.
Avvocato di Asia Bibi: ‘a Roma mi hanno trattato come un terrorista’
Saif-ul-Malook, fuggito in Olanda, ha raccontato di aver contattato un responsabile dell’Onu a Islamabad dopo lo scoppio di violenze di matrice fondamentalista islamica a seguito dell’assoluzione di Asia Bibi da parte della Corte Suprema del Pakistan.
“Dopo l’Onu e gli ambasciatori delle nazioni europee a Islamabad mi hanno trattenuto per tre giorni e mi hanno messo su un aereo contro la mia volontà“, ha raccontato il legale durante una conferenza stampa a L’Aja. (fonte (askanews) AFP)