27 mar. – “L’attacco all’articolo 18 rappresenta un abbassamento dei diritti per tutti i lavoratori, e ancora di più per gli immigrati, che rappresentano l’anello più debole della catena. Gli immigrati oggi in Italia vivono spesso in una condizione di soggezione rispetto alle aziende, quasi in una condizione di assoggettamento”. Così Piero Soldini, responsabile immigrazione della Cgil, a LABITALIA, sugli effetti della riforma del lavoro del governo sui lavoratori immigrati.
Tutti motivi per i quali gli immigrati saranno in prima fila nella mobilitazione del sindacato contro il provvedimento del governo, come conferma Soldini: “Gli immigrati iscritti alla Cgil sono oltre 400mila, sono parte integrante del nostro sindacato, multietnico per statuto”. adnkronos