Su buoni mensa e buoni libro a extracomunitari applicare la legislazione nazionale

CASO LODI E REGIONE VENETO SUI BUONI MENSA E I BUONI LIBRO AGLI EXTRACOMUNITARI. IL COMITATO DI CITTADINI PRIMANOI GIA’ UN ANNO FA CHIESE ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI DEL VICENTINO DI APPLICARE LA LEGISLAZIONE NAZIONALE. BENE QUINDI L’APPELLO DELL’ASSESSSORE REGIONALE ELENA DONAZZAN

Scoppiato il caso di Lodi relativo al buoi pasto, ora si polemizza a reti unificate sulla scelta della Regione Veneto di destinare i buoni libri applicando la legge che impone ai genitori di origine extra UE, che chiedono le agevolazioni per l’acquisto dei libri di testo scolastici, un certificato che dimostri che non possiedono proprietà all’estero.

Secondo Alex Cioni, portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, “sono scelte coerenti con la normativa vigente a cui tutti i provvedimenti amministrativi che riguardano i contributi pubblici dovrebbero essere subordinati. Invece si alimentano delle sterili polemiche su presunte discriminazioni fino addirittura al razzismo, per il quale troppi si riempono la bocca a sproposito. Un anno fa -spiega il portavoce di PrimaNoi- proposi all’Amministrazione comunale scledense di applicare la legge sui contributi pubblici destinati ai più bisognosi“.

Per il comitato era ed è un “provvedimento equilibrato e giusto” che non riguarda solo i buoni pasto o i buoni libro, ma i finanziamenti previsti per il contributo per l’acquisto della prima casa o per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e qualsiasi altro contributo sociale. “Forse mi sbaglio o non sono aggiornato -si chiede retoricamente Cioni-, ma da quanto ne so, a Schio e in altri Comuni della zona, non mi risulta che tale normativa sia stata ancora applicata. Mi unisco quindi all’appello della Regione Veneto e dell’assessore regionale Elena Donazzan con il quale si invita i Sindaci ad applicare la legislazione nazionale. Senza se e senza ma.”