Sono già arrivati 60mila euro al Coordinamento nato in solidarietà agli extracomunitari di Lodi, i cui figli sono stati privati delle tariffe agevolate per i servizi di bus e mensa a scuola. Una corsa alla donazione che ha indotto i responsabili di “Uguali doveri” a chiedere di sospendere la raccolta fondi, a cui finora hanno aderito circa duemila persone.
L’iniziativa era scattata per protestare contro il nuovo regolamento comunale sulle agevolazioni a scuola, con il quale si chiede alle famiglie extracomunitarie di procurare non solo la dichiarazione dei redditi, ma anche certificati dei loro Paesi d’origine che attestino la mancanza di proprietà di immobili in patria. Quei documenti sarebbero difficili, se non impossibili, da ottenere da parte delle famiglie che risiedono nella città lombarda, e che hanno dovuto fare a meno dei servizi.
Stefano Caserini, della minoranza in consiglio comunale con la lista 110&Lodi e componente del Coordinamento, commenta: “Noi tutte minoranze in consiglio comunale abbiamo promosso e stiamo sostenendo un ricorso al tribunale di Milano contro il regolamento considerato ‘discriminatorio ai sensi del diritto nazionale e/o del diritto Ue’. Questo ricorso verrà analizzato in breve tempo e quindi la raccolta fondi è stata sospesa perché ci aspettiamo che il tribunale accolga il ricorso e blocchi il regolamento: fino a quel momento i fondi saranno sufficienti“.
Lo stesso coordinamento Uguali doveri ha poi invitato a scrivere al sindaco di Lodi, al vicesindaco e agli assessori ai Servizi sociali e all’Istruzione proprio “per chiedere l’annullamento delle modifiche introdotte con il Regolamento”. tgcom24.mediaset.it
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Italiani brava gente,!!
Ignorate forse che gran parte di questi extracomunitari vive fuori delle regole e fa cassa al nero?
Non pensano questi signori dall’animo buono, che gli italiani con qul regolamento devono giocare a carte scoperte sullo stato dei loro redditi, ma sappiate che molti comunutari ed extracomunitari prestano opera in nero, e risultano nullatenenti, togliendo pisti a scuola ai figli degli italiani; scavalcano i posti in lista per le assegnazioni comunali delle case; beneficiano di prestazioni gratuite anche se clandestini e senza nome come il Polifemo dell’Odissea; non pagano le tasse; hanno cibo gratis dalle associazioni funanziate dalla Open society; wifi sugli smartphone; viaggiano senza pagare il biglietto sui mezzi di trasporto di superficie; e pranzo e cena gratis alla Caritas per quellu che non rucevono a casa ik pacco spesa!!!
E io, insegnante in pensione, con 40 anni di lavoro, mi devo privare di tutto, vivendo come un vegetale chennon va a male solo perchè sto in freezer esistenziale!!!
Fuori dall’Italia, gli extracomunitari e i loro degni ipocriti “benefattori” italioti!!!!