Francesco Tedesco, 37 anni, a sorpresa accusa due colleghi di aver massacrato nel 2009 il giovane geometra romano. “Mi chiesero di mentire” ha rivelato, inoltre, il carabiniere: uno dei 5 imputati in questa inchiesta bis.
Nel corso dell’interrogatorio reso lo scorso 18 luglio e i cui contenuti sono stati resi noti oggi in udienza, Tedesco ha svelato che Cucchi e Di Bernardo (collega di Tedesco) ebbero una prima discussione poco dopo l’arresto, poi ricominciarono a discutere in caserma, per cui Di Bernardo si voltò e colpì Cucchi con un schiaffo violento in pieno volto. Allora D’Alessandro diede un forte calcio a Cucchi.
“Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi”. E’ quanto scrive su Facebook Ilaria Cucchi, commentando la svolta nel processo sulla morte del fratello, il geometra di 31 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma, sei giorni dopo essere stato arrestato per possesso di droga.
“Ci chieda scusa chi ci ha offesi in tutti questi anni – scrive Cucchi in un altro post – Ci chieda scusa chi in tutti questi anni ha affermato che Stefano è morto di suo, che era caduto. Ci chieda scusa chi ci ha denunciato”. “Sto leggendo con le lacrime agli occhi quello che hanno fatto a mio fratello. Non so dire altro – prosegue – Chi ha fatto carriera politica offendendoci si deve vergognare. Lo Stato deve chiederci scusa. Deve chiedere scusa alla famiglia Cucchi”.