Juncker conferma che l’Unione europea è tutt’altro che democratica e calpesta la volontà dei popoli. Abbandonandosi ai soliti insulti, forse dovuti alla sciatica che lo affligge da tempo, ecco che cosa ha avuto il coraggio di dire, per chiarire la vera natura dell’istituzione UE.
BERLINO, 4 OTT – “La marcia dello stupido populismo e del nazionalismo deve essere fermata finché siamo ancora in tempo”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, parlando a Vienna per il centenario della fondazione della Repubblica dell’Austria.
“Io non insulto nessuno, e neppure gli euroscettici, ho rispetto per loro”, ha vaneggiato contraddicendosi. “Loro pongono delle domande all’Europa e con loro bisogna dibattere, confrontarsi”.
Dobbiamo liberarci al più presto di questi burocrati che fanno solo il bene delle proprie nazioni, altro che EUROPA!
E noi dovremmo sottometterci a loro?