Serve un bilancio dell’Unione europea post 2020 più ambizioso, che permetta di rispondere alle forze politiche populiste consegnando ai cittadini un’Europa efficiente, competitiva e sostenibile. È il messaggio lanciato dal Comitato economico e sociale europeo (Cese), che ha approvato a larghissima maggioranza (140 sì, 3 no, 7 astensioni) il parere redatto dallo spagnolo Javier Doz Orrit sulla proposta della Commissione europea per il Quadro finanziario 2021-2027.
In linea con il Parlamento Ue, il Cese, istituzione che riunisce le parti sociali europee e la società civile, chiede di aumentare il bilancio dall’1% attuale all’1,3% del Rnl europeo, ed “esprime dubbi” sulla volontà di tagliare del 10% i fondi per la coesione e del 15% quelli per l’agricoltura.
“In un momento in cui i populismi stanno crescendo, è di fondamentale importanza dare all’Ue i mezzi di cui necessità per agire seguendo le priorità indicate dagli Stati membri”, come la sicurezza, la difesa e le politiche migratorie, sottolinea in una nota il presidente del Cese, l’italiano Luca Jahier. “Non possiamo volere dei tagli al bilancio e poi chiedere che l’Ue si faccia carico di nuovi compiti, pretendendo allo stesso tempo la stessa efficienza”, chiosa il presidente del Cese. ANSA Europa