Islam, sgozzamento per la Festa del Sacrificio. Brambilla: prima stordire gli animali

ROMA, 20 AGO – Vietare la “macellazione rituale” senza il preventivo stordimento dell’animale. A chiederlo, alla vigilia della festa islamica del Sacrificio (dalla sera del 21 agosto), è la deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che nelle scorse settimane ha depositato una proposta di legge (AC 869) “per rendere obbligatorio lo stordimento”.

E’ tempo di rivedere le norme sulla macellazione rituale – spiega la parlamentare – Il principio della libertà religiosa è intangibile, ma non può giustificare sofferenze evitabili per gli animali” osserva ancora Brambilla, invitando, in attesa della revisione della legge, a procedere alla macellazione rituale “solo in un macello autorizzato, non nella modalità familiare e fai-da-te, purtroppo molto diffusa”.

Brambilla ricorda che alcuni Stati membri dell’Unione europea già non autorizzano la macellazione rituale senza stordimento come la Slovenia, la Svezia, la Danimarca, mentre nelle Regioni Fiandre e Vallonia (Belgio), prosegue l’ex ministro, si è delineato un accordo politico per vietare la macellazione di animali senza stordimento a partire dal 2019.

“Tra le stesse autorità religiose islamiche, non pochi sono quanti sostengono che l’elettronarcosi o altri procedimenti analoghi siano conformi alle prescrizioni della religione musulmana. L’alternativa è lasciare che, come avviene oggi, ad animali pienamente coscienti, immobilizzati dagli operatori, sia praticato il taglio netto di trachea, esofago, carotide e giugulare, per consentire il (lento) dissanguamento prescritto dal rito. Faccio dunque appello al governo e alle forze politiche – conclude Brambilla – perché su questo tema, al quale l’opinione pubblica è molto sensibile, si intervenga rapidamente”. (ANSA).