Uno spettro si aggira per l’Europa: la nuova ideologia arrogante, intollerante e obbligatoria dell’immigrazionismo.
L’ideologia (che qualcuno, forse per cinismo o spirito di umorismo chiama accoglienza migranti) sorse l’8 luglio 2013 con la prima visita di papa Francesco a Lampedusa. Quella data in cui senza tanti giri di parole Bergoglio invitò il continente africano a trasferirsi in Europa, segnò l’inizio dell’invasione. Le cancellerie europee recepirono il messaggio. L’Unione Europea dettò alle (finte) ONG del (finto) filantropo George Soros, alle Caritas Europee e per quanto concerne l’Italia, alle cooperative di matrice rossa, il calendario di sostituzione etnica. Chi per soldi, chi per mero piacere ideologico, la farsa dell’accoglienza (interessata) continuò sino all’insediamento del governo Lega & 5 stelle.
Lo stop di Salvini alla pacchia immigrazionista, destò non pochi “disagi” in chi aveva fatto dell’accoglienza un business. La rabbia dei “crocerossini” non si fece attendere. Chi indossando magliette rosse e Rolex, chi manipolando le Scritture e chi usando i cannoni mediatici, si prodigò per colpire con raffiche di insulti Salvini.
A spiccare in originalità demenziale è stata Famiglia Cristiana che in prima di copertina ha postato una foto del ministro dell’interno con il titolo di Vade retro Salvini. Poco importa che nei giorni scorsi il ministro Salvini abbia proposto la reintroduzione del crocifisso nei luoghi pubblici o che la totalità dei vescovi del continente nero abbia invitato i fedeli a non abbandonare l’Africa. Per Famiglia Cristiana il precetto dettato dal sommo capo è un dogma insindacabile. Muoia dunque Salvini Satana e i leghisti pentastellati che vogliono rimanere italiani.
Gianni Toffali