Mattarella: “L’Unione europea rappresenta nella storia un successo unico”

L’Unione europea rappresenta nella storia “un successo unico”, fonte di “stabilità e integrazioni” e non certo di “mortificazione”. Una Unione che non può pensare a dazi e a visti, a confini “mentali” o “materiali”, mortificando così quegli scambi culturali e quelle specificità di popoli che altro non è che mancanza di rispetto e di conoscenza della storia. Avviandosi così su “semplificazioni pericolose”. Una Europa “senza confini né mentali né materiali”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla all’Università di Tbilisi nel corso della visita di Stato in Georgia e interviene, senza entrare nei dettagli delle varie questioni, su quel malessere, quegli atteggiamenti pericolosi che stanno attraversando l’Unione europea.

Una Unione europea che per essere tale non deve prevedere dazi sulle merci e visti per le persone. Anche perché, ha sottolineato, “è attraverso la cultura, gli scambi che è possibile apprezzare le rispettive specificità, comprendere quelle altrui. Soltanto la conoscenza e il rispetto della storia – ha ammonito – consentono di non ripercorrere strade che portano a semplificazioni pericolose”.

Non bisogna dimenticare che l’Italia all’interno dell’Ue e sullo scenario mondiale, è stata l’esortazione di Mattarella, rappresenta per i Paesi membri e per i Paesi fuori Europa “una delle maggiori economie globali. Siamo tra i principali Paesi esportatori, siamo la seconda manifattura d’Europa. Dalla meccanica all’alta tecnologia, dal design all’agroalimentare, dalla robotica all’ingegneria, le competenze, le realizzazioni, il modello di vita e lo spirito italiani rappresentano una combinazione di successo tra creatività e qualità”. Insomma, è sembrato dire Mattarella: siamo un grande Paese, guardato con attenzione da molti oltre confine e con enormi possibilità in campo economico, sociale, scientifico, turistico e con una grandissima storia alle spalle. Teniamone conto. ASKANEWS

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