Migranti violenti scendono ammanettati dalla nave Diciotti
#Diciotti Completato lo sbarco a Trapani. Due migranti fatti salire sulle auto della polizia che lasciano il porto in sirene. Si tratta di un ghanese e sudanese pic.twitter.com/XuUVK7tZwp
— Local Team (@localteamtv) 12 luglio 2018
“Il personale è stato circondato e spintonato e alcuni hanno mimato il gesto del taglio alla gola”, racconta il responsabile legale della Vroon. Del resto l’SOS partito dalla nave Vos Thalassa dice tutto: “La situazione sta degenerando, le persone danno segni di agitazione. I migranti hanno accerchiato l’ufficiale chiedendo spiegazioni e manifestando un forte disappunto, spintonando lo stesso e minacciandolo”. (www.secoloditalia.it)
“Non abbiamo aggredito nessuno, ci sono stati 5-10 minuti di grande confusione e paura, ma non volevamo fare del male ad alcuno. Eravamo terrorizzati non volevamo tornare in Libia: eravamo pronti a tuffarci in mare e a rischiare la vita piuttosto che ritornare a terra”. Sono i racconti di alcuni dei 67 clendestini prelevati dalla Vos Thalassa, sbarcati ieri sera a Trapani dalla Diciotti, riportati da Sahar Ibrahim, operatrice italo-egiziana di Unicef/InterSos a bordo dalla nave della Guardia costiera italiana.
Primi interrogatori questa mattina dei 67 migranti sbarcati ieri sera a Trapani da nave Diciotti della Guardia costiera dopo essere stati salvati dal rimorchiatore Vos Thalassa. Saranno sentiti da personale della squadra mobile della Questura, dello Sco della polizia di Roma e da militari del Nsi della guardia costiera. Tra loro anche il sudanese Ibrahim Bushara e il ganese Hamid Ibrahim, i due indagati per violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell’equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa.
La procura di Trapani vuole fare chiarezza sull’esatta dinamica di quanto è accaduto sulla Vos Thalassa dopo il soccorso dei migranti. L’equipaggio avrebbe detto di essersi sentito minacciato gravemente quando i migranti hanno scoperto che la nave li stava riportando indietro. Secondo il racconto del comandante gridavano “no Libia, Libia, sì Italia”. E avrebbero circondato l’equipaggio, spintonando il primo ufficiale. Così sono scattati i contatti con la sala operativa della capitaneria di porto di Roma, che ha inviato sul posto la Diciotti che ha effettuato il trasbordo. (con fonte ansa)
Migranti, nave Diciotti a Trapani: clandestini cantano e ballano