“E’ necessario un radicale cambio di passo nelle politiche di contenimento dei flussi migratori verso l’Europa, che vanno intercettati nei Paesi di partenza e di transito”. E’ quanto sottolinea il ministro dell’Interno Matteo Salvini che – durante il question time nell’Aula di Montecitorio – annuncia che “se il tempo lo permetterà, nel Consiglio dei ministri di questa sera verranno donate 12 motovedette ai libici, con conseguente formazione dell’equipaggio a cura delle autorità italiane, per continuare a salvare e proteggere vite e il mare Mediterraneo”.
Aprile 2015 – Invece che alla Libia, il Pd regalò 12 pattugliatori alla Tunisia
L’Italia regala gli ultimi due pattugliatori alla Tunisia, 12 in tutto
Il titolare del Viminale riferisce che “il centro di assistenza e protezione dei migranti, in via di ultimazione in Libia, è destinato a ospitare già dal prossimo mese di luglio 160 persone per arrivare entro fine anno a una capienza di 1.000 persone, migranti in condizione di vulnerabilità; ed è dotato di centri sportivi, cliniche, centro di assistenza psicologica. Attualmente, sono presenti in Libia 19 centri ufficiali per migranti gestiti dal dipartimento per il controllo dell’immigrazione illegale. Non è invece noto il numero dei centri non ufficiali, spesso gestiti dagli stessi trafficanti di esseri umani e quindi al di fuori di ogni legge”.
Secondo l’Unhcr, informa Salvini, “nel 2018 sono stati condotte in questi centri più di 660 visite di monitoraggio. Sulla base di dati aggiornati a marzo, sono stati identificati in Libia 662.000 migranti, 91% uomini 9% donne e il 10% dei quali minorenni; i migranti in Libia provengono da quasi 40 Paesi prevalentemente africani, le prime nazionalità sono egiziana, algerina, ciadiana e sudanese. I rifugiati richiedenti asilo rifugiati in Libia e registrati dall’Unhcr sono 52.700 circa”. ADNKRONOS