Il Ministero dell’Interno ha versato sul conto corrente di un nomade coinvolto in un furto circa 60mila euro.
L’uomo è stato colpito da un proiettile durante la fuga proprio dopo avre tentato di mettere a segno un furto. Il nomade, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si trova al centro di una vicenda assurda che la dice lunga sulla Giustizia italiana. Magaiber Sulejmanovic è un irregolare sul territorio italiano. Vive in un campo rom e la sua principale occupazione per anni è sempre stata quella di dedicarsi ai furti.
Nel 2013 ha rubato una Fiat Punto. Intercettato ad un posto di blocco della polizia a Torino, non si è fermato all’alt. Ne deriva un inseguimento. Un poliziotto spara per forare una delle gomme della Punto ma il proiettile rimbalza e colpisce alla schiena il nomade alla guida. Per le lesioni riportate dal nomade, il poliziotto è stato condannato a nove mesi. Al rom undici mesi di reclusione per il furto. Il legale del nomade ha però chiesto il risarcimento allo Stato per quella ferita riportata alla schiena dal suo cliente. Così nel 2016 è scattata la provvisionale che proprio in questi giorni è stata accreditata sul conto corrente. Al suo avvocato non sono state pagate le spese legali: sono state sottratte per ripianare un debito col fisco di 8mila euro da parte del nomade. Ma di certo quel risarcimento da 60mila euro farà certamente discutere…