Momenti di tensione dalle ore 10 circa di questa mattina davanti alla Procura di Bologna, dove una coppia si è incatenata. Sul posto sono dovuti intervenire i carabinieri, che hanno avvicinato i due per cercare di capire le motivazioni dell’azione di protesta e riportare la calma.
Si tratta di un uomo e una donna italiani. Dalle prime informazioni acquisite, i due coniugi chiedono ‘verità’ per la figlia, che – dopo aver denunciato le violenze subite dal marito – si è vista archiviare il caso. Ora i genitori, preoccupati per la salute della figlia, che avrebbe preso male la decisione del tribunale, chiedono che si faccia ‘giustizia’ .
Sul luogo, oltre ai carabinieri, sono presenti anche gli uomini dell’esercito, che presidiano quotidianamente la zona. I militari supportano nell’operazione i carabinieri, tenendo lontani i curiosi che si sono accalcati nei pressi.
Protesta davanti alla Procura, coniugi incatenati chiedono ‘giustizia’
“Sono anni che denunciamo per maltrattamenti fisici e psichici il marito di nostra figlia. Lei non vive più. Pesa 40 kg, è stata seppellita viva“. Così lo sfogo della madre, nel ripercorrere il dolore della propria figlia per le presunte violenze subite durante il proprio matrimonio.