Castel Volturno: palazzo confiscato alla camorra diventa centro Lgbt per migranti

NAPOLI GIU – Un palazzo confiscato a un boss della camorra a Castel Volturno diventerà un centro Lgbt del Mediterraneo, accogliendo omosessuali italiani e immigrati a Castel Volturno, in provincia di Caserta, cittadina che ospita migliaia di migranti. Lo annuncia Arcigay accogliendo “con entusiasmo la notizia dell’affidamento ventennale di un bene confiscato alla criminalità organizzata a Castel Volturno all’associazione Rain Arcigay Caserta onlus perché prenda corpo il progetto del Centro lgbt del Mediterraneo”, afferma Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay.

Il centro accoglierà e assisterà moltissimi omosessuali che hanno richiesto asilo in Italia, sfuggendo alle discriminazioni che si verificano nei Paesi di origine.

“La palazzina – spiega Piazzazoni – che per la sua storia torbida era una delle tracce dello strapotere delle mafie nel nostro Paese, oggi, grazie alla lungimiranza del sindaco Dimitri Russo e di tutto il Consiglio comunale, riscatta quella storia e si avvia a diventare uno dei simboli del contrasto concreto alla criminalità organizzata. Quella risorsa immobiliare era il tassello che mancava per dare corpo a un progetto importante e ambizioso, che vuole creare a Castel Volturno uno spazio polivalente e multifunzionale rivolto a tutte le persone lgbt che attraversano il Mediterraneo. Uno spazio libero dalla discriminazione e che rappresenta un presidio concreto della rivendicazione dei diritti umani, civili e sociali, oltre ogni confine”. Punto caratterizzante del progetto sarà il social housing, cioè la possibilità di accogliere con formule temporanee nei tre piani della palazzina persone lgbt in difficoltà, perché allontanate dai contesti familiari e non ancora autonome, perché in condizione di non autosufficienza o perché giunte nel nostro Paese per fuggire alle persecuzioni dei loro luoghi d’origine.

(ANSAmed)