Imola – “Trama di Terre”, centro interculturale della città italiana di Imola, ha presentato “Welcome to Imola Distict”, una mappa rivolta alle donne migranti della città che racchiude i luoghi più significativi che le nuove arrivate a Imola frequentano “per ritrovare quella quotidianità perduta lasciando il Paese d’origine”, scrivono i responsabili. Dalla macelleria Halal alla scuola d’italiano, dall’ambulatorio ai luoghi di culto, “sono tanti i luoghi in cui queste donne cercano qualcosa di familiare, l’aria di casa, per rendere un po’ meno difficile una fase incerta della vita”.
Al centro interculturale Trama di Terre di Imola “sono tante le donne in transito. E se alcune proseguono il proprio percorso, altre invece devono fermarsi, in attesa: di un permesso, di un documento o di una nuova destinazione”, sottolineano i responsabili dell’iniziativa in una nota di presentazione del progetto. Per molte donne richiedenti asilo e migranti “ritrovarsi in una città sconosciuta non è semplice, mancano i riferimenti e le conoscenze: anche soddisfare i bisogni fondamentali può essere complicato”. Con questo spirito è nata l’idea di creare una mappa di genere della città, i cui luoghi sono stati scelti “partendo dai bisogni primari delle richiedenti asilo, individuati attraverso una serie di incontri che hanno fatto del confronto e della partecipazione il principale metodo di rilevazione”. La mappa vuole inoltre “favorire anche uno scambio più ampio tra le immigrate di ultimo arrivo, le donne migranti da tempo a Imola e le native”.
“Quando si è senza reti familiari e amicali, e con prospettive di lavoro al momento scarse, è fondamentale che il primo luogo d’accoglienza sia in grado di fornire informazioni su come vivere al meglio la città e i suoi spazi etnici. Da oggi, grazie a Trama di Terre, sarà un po’ più facile”, scrivono ancora i responsabili, sottolineando che sono state le donne stesse a segnalare i luoghi di supporto che secondo loro sono più significativi per una giusta accoglienza della città. “D’ora in avanti chi arriva a Imola avrà uno strumento in più per muovere i primi passi. Una mappa che rappresenta il momento finale di un percorso di conoscenza e di indagine sull’accoglienza in città ma anche un nuovo punto di partenza per le donne che verranno”. (ANSAmed).