Di Maio: si torni al voto il 24 giugno con il Rosatellum

Il tempo minimo in Italia per indire le elezioni politiche è di 45 giorni, ma bisogna poi considerare il voto all’estero per organizzare il quale servirebbero almeno 60 giorni. Il voto all’estero infatti costringe di fatto il presidente della Repubblica a non indire nuove elezioni con meno di 60 giorni di anticipo.

Di Maio ignora tutto questo.

“Berlusconi e Renzi sono d’accordo. Ora sarà Salvini a decidere se aiutarli o meno a fare un governo contro di noi. Stanno già cercando il pretesto, le riforme o una nuova legge elettorale. Ma una nuova legge non si può fare, ci infileremmo in un inferno. Bisogna tornare al voto, il 24 giugno”.

Lo afferma Luigi Di Maio intervistato dal Fatto Quotidiano invocando nuovamente il voto davanti allo stallo per la formazione del governo.”Noi diciamo no a un nuovo Nazareno, magari con Giorgetti premier come ho letto sul Corriere della Sera – sottolinea Di Maio -. E sarebbe ancora peggio un governo di scopo, di tregua o con qualsiasi altra formula: se con 120 parlamentari abbiamo fatto perdere la metà dei voti al partito di governo, con 338 eletti non gli faremmo passare neanche un provvedimento”.

Sulle intenzioni del Colle “i retroscena lasciano il tempo che trovano – commenta -. Dal Quirinale non ci è mai arrivata alcuna richiesta in tal senso (di un governo di tregua o istituzionale, ndr) e con il presidente della Repubblica siamo sempre stati molto chiari. Abbiamo fatto il massimo per arrivare a un governo. E i limiti del M5s si conoscevano, dal primo giorno. Aspettiamo cosa deciderà il Quirinale”