“Il primo programma votato dagli elettori”. Il Movimento 5 Stelle ha sempre fatto un vanto del proprio programma fatto votare dagli iscritti. Così è stato anche in occasione delle elezioni del 4 marzo, alle quali il M5s si è infatti presentato con un programma votato dai suoi iscritti sul sito dei pentastellati. Peccato, però, che quel programma dopo le elezioni sia stato cambiato in gran segreto. Almeno secondo quanto riporta il Foglio, secondo il quale Luigi Di Maio o comunque un esponente di spicco del M5s avrebbe sostituito il vecchio programma concertato con gli elettori M5s con un nuovo programma non votato da nessuno.
Le differenze tra il vecchio e il nuovo programma del M5s
Secondo il Foglio, la versione del programma elettorale attualmente disponibile sul sito del movimento è completamente diversa da quella che c’era a febbraio. I pdf del programma votato online sarebbero stati sostituiti da pdf diversi, a cui ne sarebbero stati aggiunti quattro su temi mai proposti su Rousseau, vale a dire Smart nation, Sport, Editoria, Unione europea. Secondo il Foglio sarebbero state modificate parti sostanziali del programma. Per esempio sul programma Esteri, che da un’impostazione filo Russia e anti atlantica è invece diventato filo Nato, con il taglio delle critiche a euro e Ue.
Via le critiche alla Nato
Sul programma di febbraio si arrivava a parlare di “una discordanza tra l’interesse della sicurezza nazionale italiana con le strategie messe in atto dalla Nato” e si proponeva “un disimpegno da tutte le missioni militari della Nato in aperto contrasto con la Costituzione”. Tutti passaggi eliminati: nel programma modificato, secondo il Foglio, dopo le elezioni si parla invece di una molto soft “esigenza di aprire un tavolo di confronto in seno alla Nato”. E se prima, in riferimento la Siria, si addossavano le colpe ai “nostri governi” che “hanno distrutto intere popolazioni come quella siriana, seguendo l’interventismo occidentale della Nato” ora invece si dà la colpa ai paesi arabi che hanno “un sistema di governo a dir poco inadeguato con gli standard universali”.
Cambiata la versione su euro e sindacati
Sull’euro si è passato invece da “la situazione italiana nella zona euro è insostenibile. Siamo succubi della moneta unica” a “questo non significa abbandonare perentoriamente la moneta unica”. Nel programma Banche sarebbero invece inserite proposte mai votate, mentre dal programma Lavoro sarebbe statoi rimosso il capitolo sui “sindacati senza privilegi”.