Così come previsto nella proposta di legge nella scorsa legislatura il reddito di cittadinanza pensato dal M5s potrebbe costare tra i 35 e i 38 miliardi di euro. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri, sottolineando che si tratta “di una cifra molto consistente”. Boeri ha sottolineato che sono state affinate le stime sul costo di questa misura rispetto a quanto previsto nel 2015, quando si parlò di 29 miliardi.
Boeri ha detto che “abbiamo fatto una stima dei costi del ddl presentato dal M5s, che è la descrizione più accurata di cui oggi disponiamo su questo strumento. L’avevamo valutata già nel 2015 per 29 miliardi – ha aggiunto – ora abbiamo rifatto queste stime alle luce dei dati più recenti, combinando le nostre informazioni con quelle dell’Agenzia delle entrate”.
“Reddito minimo c’è e si chiama Rei” – “Il reddito minimo – ha spiegato il presidente dell’Inps – c’è già e si chiama Rei. E’ un primo passo, ancora sottofinanziato, ma c’è”. Da luglio la platea del Rei che diventerà uno strumento universale per 2,5 milioni di persone. “Abbiamo recuperato – ha detto Boeri – un ritardo di 70 anni rispetto agli altri Paesi”. tgcom24.mediaset.it